Intervisto Roberto Jonghi Lavarini, 45 anni, storico esponente della destra sociale in Lombardia, ora presidente del circolo Fare Fronte e sostenitore di Giorgia Meloni. Ci vediamo in pausa pranzo in un ristorante in zona Porta Romana a Milano, Jonghi conosce e saluta tutti, dispensando sorrisi e battute, è già in piena campagna elettorale per le prossime elezioni politiche del 2018.
Domanda: Allora il “barone nero” scende in campo?
Risposta: Sono sempre stato in campo, in trincea, in prima linea...
D: Ma questa volta hai ufficialmente annunciato la tua
candidatura al parlamento...
R: Io ho sempre fatto politica per convinzione e passione, da quando, a soli quattordici anni mi sono iscritto al Fronte della Gioventù del Movimento Sociale in Via Mancini, con patriottico senso del dovere, ed oggi è assolutamente necessaria una vera e
forte destra in parlamento, che si occupi di giustizia sociale e sovranità
nazionale, della sicurezza e del benessere del nostro popolo. Bisogna evitare che vincano la sinistra o gli
“utili idioti” del movimento 5 Stelle, ma anche che avvengano inciuci tecnici
dopo le elezioni: unica forza garante di tutto questo è Fratelli d’Italia che
deve avere la forza necessaria, non solo per essere ben presente ma anche per
essere determinante e così condizionare le scelte della coalizione e del futuro
governo. Ora più cha mai servono coerenza e coraggio,
uomini liberi e determinati, per dire chiaramente le cose come stanno, senza moderatismi politicamente corretti, paure
e paranoie, complessi di colpa o di inferiorità.
D: A cosa ti riferisci?
R: Al fatto che i problemi del nostro quartiere come quelli
del nostro quotidiano, nel loro piccolo spazio tempo, dipendono, in realtà,
direttamente dagli equilibri geopolitici mondiali. La vera politica, quella
grande, che conta veramente, è solo quella estera, economica e militare, delle
nazioni sovrane, ma oggi, praticamente tutti i governi occidentali, soprattutto quelli europei (tranne la brava Ungheria di Orban) si
limitano, invece, alla ordinaria amministrazione interna, lasciando la gestione
della moneta e della finanza alle banche private d’affari, ed il potere
militare in mano alla NATO oramai diventata esercito coloniale degli interessi
USA. Dobbiamo ripensare l’intero sistema, viviamo in un mondo multipolare ma
gli USA non vogliono perdere la loro vecchia egemonia e la impongono con le
armi, e la subdola retorica democratica, in realtà pensando solo a controllare
le risorse energetiche e finanziarie del pianeta.
D: Idee forti e chiare: quindi?
R: Torniamo alla sovranità monetaria delle nazioni ed al
controllo dello stato (quindi del popolo) sulla Banca d’Italia. Usciamo dalla
NATO, chiudiamo le cento basi americane presenti, con tanto di armamento
nucleare, sul nostro territorio, e costruiamo un moderno ed efficiente esercito
europeo. Rinegoziamo tutti i trattati economici e finanziari internazionali e
pensiamo ad una naturale alleanza continentale eurasiatica con la Russia
Ortodossa di Putin, ad un più stretto dialogo con Iran e Cina, ed al ritorno
della civiltà europea in Africa. Solo un nuovo assetto multipolare del mondo
che rispetti l’autodeterminazione dei popoli e la sovranità delle nazioni, ed
una forte alleanza politica nazional-popolare che ponga fine alla usura
monetaria ed alla anarchia turbo-capitalista dell’alta finanza internazionale,
possono assicurare stabilità, pace, giustizia sociale ed un benessere diffuso.
Il nemico di tutti i popoli e di tutte le nazioni si chiama plutocrazia
mondialista, ovvero l’insieme di poteri finanziari internazionali, di sette
occultistiche segrete e di propaganda sistematica contro la legge naturale, la
famiglia tradizionale, le differenze di sesso, razza e religione…
D: Le solite assurde teorie complottiste…
R: Magari su trattasse solo di fantasiose teorie,
purtroppo, invece, si tratta della tragica realtà dei fatti. Chi e perché ha
ucciso Enrico Mattei o abbattuto l’aereo di Ustica? Chi e perché ha soffiato su
tangentopoli e mandato in esilio Bettino Craxi? Chi ha fatto cadere
ripetutamente i governi Berlusconi, democraticamente eletti? Quest’ultimo, con
tutti i suoi difetti, non è certo caduto per le simpatiche donnine che frequentava,
ma per gli accordi economici e politici con Putin (per il gas) e con Gheddafi
(per petrolio e blocco della immigrazione). Chi comanda veramente in Europa, il
praticamente inutile parlamento europeo eletto dai cittadini o la commissione
dei burocrati tecnici , insieme ai banchieri privati? Altro che nostalgie… Benito Mussolini aveva
assolutamente ragione e bene individuato i veri nemici politici ed economici
della pace, della giustizia sociale e dei nostri legittimi interessi nazionali e nel nostro naturale spazio mediterraneo.
Con Andrea Canafoglia Venturini, Domenico Frasca e Fabio Flenda. |
D: Jonghi attento (lo provoco) o, ancor prima delle elezioni, ti
denunciano per la legge Fiano…
R: Già che schifo… Con tutti i problemi reali che ci sono da
risolvere in Italia, il PD, sinistra post-comunista e giacobina, partito
plasticamente servo dei banchieri e dei poteri forti internazionali, vuole
imporre a tutti gli italiani il suo pensiero unico mondialista, con leggi
tragicomiche, infami quanto ridicole, che colpiscono le sacrosante libertà di
pensiero, ricerca, opinione, espressione e manifestazione. Il centrodestra, in
caso di vittoria delle elezioni politiche, deve impegnarsi a fare piazza pulita
di questa paranoica e provocatoria censura, cancellando anche le leggi Scelba e Mancino
e tutte, nessuna esclusa, quelle norme che creano reati di opinione, limitando
la libera circolazione delle idee. Delle idee hanno paura solo coloro che non
ne hanno o ne hanno di fasulle, fragile e sbagliate… Ma non è certo il nostro
caso nostro perché “il mondo avrà ancora bisogno di quella idea che è stata la
più audace, originale, mediterranee, ed europea delle idee”.
D: Quale invito ai nostri lettori e futuri elettori?
R: Ragionate con la vostra testa. Informatevi bene, a 360°,
leggete le notizie sui giornali ed in rete, e confrontatele fra di loro,
formatevi una vostra idea. Non fatevi ingannare o lavare il cervello dai mass
media che, nella stragrande maggioranza sono asserviti al sistema. Ed alle
elezioni, legge elettorale permettendo (quelle in approvazione fa veramente schifo), cercate di scegliere con criterio,
guardate le liste ma anche le persone, valutate bene chi sono e cosa hanno
fatto nella loro vita professionale e politica, prima di quello che propongono.
A Milano è sorta una speranza, il circolo Fronte Nazionale di Fratelli d’Italia,
unione di diverse esperienze ed energie positive, che, partendo dalla
Lombardia, ha l’ambizione di riunificare, rinnovare, riorganizzare e rilanciare
la destra italiana, intorno a Giorgia Meloni, secondo rigorosi criteri di
partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Le nostre porte sono spalancate a
tutti i patrioti di buona volontà: costruiamo insieme un grande e nuovo Fronte Nazionale per il futuro dei nostri figli!
(intervista di Corrado Vanelli di Informazione Nazionale)